CuriositĂ  sul vino

Salute e vino: cosa sapere

di Winepoint Staff 27/08/2017
Salute e vino: cosa sapere Salute e vino: cosa sapere

Giusta quantità ed ottima qualità costituiscono il binomio vincente per far crollare i luoghi comuni negativi sul consumo di vino e la relativa incidenza sulla salute.

Salute e vino: sistema immunitario e nervoso

Andiamo ad approfondire i benefici che il vino può riservare, davvero inaspettati e molteplici. Anche dentro al calice si possono trovare proprietà che fanno bene. Pur essendo più alcolici della birra, rosso (soprattutto) e bianco (in base agli studi più recenti) possono rappresentare un aiutino al benessere dell’organismo.


Metabolismo

Bere con moderazione riduce il rischio di malattie cardiovascolari e l’incidenza delle patologie neurodegenerative, come l’Alzheimer, ed interviene attivamente nel metabolismo di grassi, zuccheri e proteine. Infatti, nella composizione chimica del nettare degli dei sono presenti vitamine come la B2 o ribloflavina, implicata attivamente in reazioni antiossidative del metabolismo. Il vino interviene anche nella stimolazione della secrezione del succo pancreatico, favorendo quindi l’assimilazione di oli e grassi. Altre importanti caratteristiche risultano l’apporto di iodio all’organismo da parte dei vini soprattutto di produzione costiera, e di potassio da parte di quelli ricchi di acidità, che predispongono l’organismo per una più efficace eliminazione di urati stimolando proprietà diuretiche, mediante la secrezione della vasopressina. Particolarmente rilevante è il ruolo assunto nel metabolismo degli zuccheri. La presenza di cromo è in grado di stimolare la produzione di insulina diminuendo l’insorgenza di patologie diabetiche. Inoltre risulta ricco di fruttosio, uno zucchero monosaccaride con la proprietà di non essere insulino dipendente, risultando quindi non dannoso anche per i soggetti diabetici. Il vino costituisce anche un aiuto per la digestione, in quanto l’alcool in esso contenuto stimola la secrezione salivare che, grazie ad un enzima chiamato ptialina, ha l’importante compito di prima digestione del cibo ingerito e di scissione di componenti complessi. In questo passaggio il vino, a contatto con la mucosa, sollecita una maggiore secrezione di succo, favorendo l’attività digestiva. Il vino ha inoltre proprietà antisettiche nell’apparato gastrointestinale, fluidifica il sangue e stimola la bile contribuendo alla digestione dei grassi.

Contro l’invecchiamento

Una curiosità? Il vino rosso è più salutare. Per la presenza del resveratrolo, un polifenolo antiossidante presente nella buccia e nei semi dell’uva che riattiva la circolazione, sazia e sgonfia. Il vino bianco, invece, non li contiene poiché si prepara utilizzando solamente la polpa dell’acino, ma ha comunque un effetto positivo sulle piastrine. I polifenoli, in genere, sono modulatori dei processi di invecchiamento cellulare, regolatori dei livelli di colesterolo e quindi, ad azione antiarteriosclerotica, oltre a possedere anche proprietà antiinfiammatoria ed antitumorale. Il rosso, inoltre, “pulisce” l’endotelio, uno strato di cellule che riduce l’attrito tra i vasi linfatici e i quelli sanguigni, ma che, soprattutto, riveste la superficie interna del cuore. Altra curiosità: il vino previene i raffreddori e riduce il fastidio delle emorroidi.