Il purè di patate è senza dubbio uno dei contorni invernali più tipici e golosi, pur nascendo da un ingrediente semplice come le patate. Il purè, in tutte le sue varianti, oltre ai tradizionali abbinamenti si sposa benissimo anche con il pesce e i molluschi.

Ricetta purè

Di purè di patate esistono le più svariate versioni, ma quella a cui tutti siamo più affezionati è sicuramente la ricetta originale, quella “della nonna”. Preparare il purè è davvero semplice, bisogna però stare attenti ai dettagli e soprattutto, come sempre in cucina, assaggiare prima di servirlo.

Per la ricetta classica del purè di patate vi occorreranno, in quantità variabili a seconda del numero di persone cui dovrete servirlo: patate (a pasta gialla), latte intero, burro, parmigiano reggiano, sale e noce moscata.

Dovete far bollire le patate e, non appena cotte, pelarle e schiacciarle con una forchetta o con lo schiacciapatate. Dovete poi aggiungere alle patate poste in un pentolino il latte precedentemente scaldato, il burro a temperatura ambiente e mescolare. Regolate la sapidità, aggiungete il parmigiano e la noce moscata quanto basta.

Purè di sedano rapa

Una variante del tipico purè di patate è il purè di sedano rapa. Il sedano rapa è un ortaggio che nella sua estremità somiglia al sedano tradizionale, ma è la radice la parte che viene utilizzata in cucina. Quello del sedano rapa è un sapore molto neutro, ecco perchè si presta per delle ricette in cui deve essere arricchito e insaporito.

Per ottenere un gustoso purè di sedano rapa dovrete far stufare la radice, tagliata a pezzettini, in un tegame con della cipolla, una noce di burro, sale e pepe. Aggiungete poi della panna e frullate il tutto con un mixer a immersione.

Abbinamenti con vino

Il purè di patate ha la caratteristica di non essere un piatto principale, ma un condimento. Per questo motivo è bene ponderare il giusto abbinamento con il piatto che accompagna.

Se volete però un vino che esalti la dolcezza delle patate, senza essere troppo aggressivo al palato, vi consigliamo un vino bianco. Un bianco fermo, non troppo strutturato e leggermente fruttato, un Sauvignon dal sorso fresco, da una certa mineralità e da una leggera vena acida, che esalterà la dolcezza del purè.