Geografia del Vino

Puglia. La culla del vino

di Winepoint Staff 23/04/2022
Puglia. La culla del vino Puglia. La culla del vino

La Puglia è la seconda regione italiana per produzione di vino e rappresenta anche una delle aree della nostra penisola che può vantare le origini più antiche nel campo della viticoltura.

 

Toccata dalle rotte dei Fenici, che dal XII secolo a.C. cominciarono la loro espansione commerciale nel mar Mediterraneo, prima solo con semplici scali commerciali, poi nei secoli successivi con veri e propri insediamenti, la Puglia entrò in contatto con le popolazione dell’area della mezzaluna fertile, che già avevano conosciuto e sviluppato la domesticazione e la coltivazione della vitis vinifera.

 

La successiva colonizzazione greca e la creazione delle prime colonie elleniche nel corso VIII secolo a. C. consolidò le prime conoscenze della viticoltura, facendo progredire le tecniche di coltivazione, vinificazione e introducendo anche nuove varietà. A testimonianza di quest’antica origine, è ancora presenta in regione la consuetudine dell’allevamento della vite ad alberello greco.

 

puglia la culla del vino

 

Tuttavia il grande sviluppo della vigna nelle terre di Puglia si deve alla dominazione romana, che la diffuse ampiamente in tutta la penisola. La tradizione della viticoltura ha attraversato i secoli, ha superato la crisi della fillossera di fine Ottocento, ed è arrivata fino all’epoca moderna, continuando a rappresentare una delle principali risorse dell’agricoltura pugliese, insieme all’olivo e al grano, gli altri due prodotti tipici delle terre bagnate dal mare nostrum.

 

Tuttavia fino a pochi decenni fa, la Puglia era una regione che produceva una grande quantità di vino, che veniva poi trasportato e venduto sfuso nel nord Italia e nei principali Paesi europei come vino da taglio.

Da diversi anni la Puglia ha imboccato la via della qualità, cambiando radicalmente il volto della sua viticoltura. La gestione delle vigne con basse rese, gli impianti ad alta densità per ettaro e le vinificazioni sempre più accurate, hanno permesso di realizzare vini di ottimo livello.

 

puglia la culla del vino 4

 

Il miglioramento della produzione è passato anche attraverso la consapevolezza del valore dei vitigni autoctoni locali, in particolare il Negroamaro, il Primitivo, ma anche il Nero di Troia, la Malvasia Nera, il Susumaniello, il Bombino Nero, la Verdeca, il Bianco d’Alessano e il Bombino Bianco.

I terreni vocati e un clima soleggiato, sempre molto ventilato grazie alle brezze marine, costituiscono un habitat ideale per una viticoltura.

 

Non mancano certo le cantine che si sono distinte e messe in luce in questi anni con una gamma d’eccellenza. Vigneti Reale è presente nelle generose terre del Salento dal 1921 e oggi gestisce una tenuta di 180 ettari, di cui circa la metà vitati con le principali uve autoctone.

I suoi vini rappresentano in modo fedele le caratteristiche dei vitigni e permettono di conoscere il volto autentico del vino pugliese. Tra le etichette spiccano le due punte di diamante della cantina: il Salice Salentino Riserva Santa Croce e il Primitivo di Manduria Gloria, due grandi rossi intensi complessi e strutturati, affinati 12 mesi in barrique di rovere francese.