CuriositĂ  sul vino

Premio Veronelli: il progetto

di Winepoint Staff 29/09/2017
Premio Veronelli: il progetto Premio Veronelli: il progetto

Il progetto Veronelli

Il Seminario permanente Luigi Veronelli è un’associazione senza scopo di lucro fondata nel 1986. Venne intitolata a Luigi Veronelli, che fu socio fondatore e presidente onorario, per mettere in evidenza il carattere culturale e di studio. Il progetto ha, infatti, l’obiettivo di promuovere la cultura gastronomica italiana attraverso la diffusione e la valorizzazione della cultura della qualità e delle relative realtà aziendali.

Ogni anno l’associazione pubblica la Guida Oro I Vini di Veronelli, punto di riferimento per i vini italiani, che ogni anno segue e premia le eccellenze vinicole del nostro Paese. Al suo interno sono presenti, infatti, i dati completi di oltre 2.000 aziende. Questi comprendono tra gli altri: ripartizione geografica; azienda; produttore; vino; altre produzioni.

Esistono 4 categorie di premio Veronelli assegnate dalla Guida: sole; migliori assaggi; super tre stelle; grandi esordi.

Il premio Veronelli Sole viene assegnato dalla Redazione della Guida Oro indipendentemente dai punteggi raggiunti. Si tratta di vini che per l’originalità e il valore dimostrati, hanno meritato un particolare riconoscimento.

I migliori vini degustati nel corso dell'annata dai curatori della Guida sono i vincitori della categoria Migliori assaggi. Vengono premiati i vini che, sulla base della propria tipologia, hanno ottenuto il punteggio piĂą alto.

Il Super tre stelle è invece un riconoscimento alla costanza qualitativa. Viene assegnato ai vini con punteggio non inferiore a 94/100 per almeno il secondo anno consecutivo.

L’ultimo premio Veronelli è invece riservato ai Grandi esordi. Si tratta di vini mai apparsi nella Guida, o rientrati dopo tanto tempo, che hanno totalizzato il punteggio minimo di 94/100.

Chi era Luigi Veronelli

Luigi Veronelli, nato nel 1926 e morto 78 anni dopo, era un uomo con tanti interessi, quali ad esempio; la scrittura; il giornalismo; l’editoria; ma soprattutto la gastronomia e l’enelogia. Nel corso della sua vita collaborò con diverse testate giornalistiche. Fu proprio da qui che iniziò a far conoscere il vino come fenomeno culturale al grande pubblico. A lui si devono i primi cataloghi di vini italiani, dei quali l’odierna Guida Oro ha in qualche modo raccolto l’eredità.

Nel corso della sua vita si è sempre battuto per la valorizzazione, la protezione e la diffusione dei prodotti gastronomici locali. Tra le sue battaglie: la proposta delle Denominazioni Comunali (De.Co.); la caccia alle frodi nelle bottiglie di olio; l’indicazione del prezzo sorgente nelle etichette dei vini.

La sua avversione per l’omologazione dei prodotti industriali rispetto alla valorizzazione dei prodotti locali dei piccoli viticoltori può essere riassunta in una sua celebre massima : “Meglio il peggior vino del contadino del miglior vino d’industria”.