Vitigni

Nerello Mascalese, un vino dall’insolito terreno

di Winepoint Staff 19/06/2018
Nerello Mascalese, un vino dall’insolito terreno Nerello Mascalese, un vino dall’insolito terreno

L’Italia non è solo la terra della pizza, delle prelibatezze gastronomiche e dei paesaggi mozzafiato, è anche terra di grandi vini e ogni regione ha i suoi fiori all’occhiello.

Il vitigno

Il Nerello Mascalese, noto anche semplicemente come Negrello, cresce soprattutto sull’Etna e anche a Capo Faro nel messinese.

Come molti vini, anche il Nerello Mascalese gode di origini piuttosto incerte e avvolte nella nebbia. La sua selezione sembra essere stata fatta centinaia di anni or sono ad opera degli agricoltori della piana di Mascali e, piano piano, si è affermato come uno dei vitigni più diffusi in Sicilia.

Molti penseranno che coltivare uva sulle pendici dell’Etna sia a dir poco stravagante, ma è proprio grazie a un terreno ricco di sali minerali, cenere e sabbia del vulcano e grazie a un clima caratterizzato da forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, si produce un vino unico nel suo genere.

Il vitigno del Nerello Mascalese è a maturazione tardiva e si procede con la vendemmia solo a metà ottobre. Da questa antica uva, si ottiene un vino il cui colore rosso rubino spesso tende al granata. Il vino sprigiona aromi con note di spezie, di viola e di frutta a bacca rossa, tra loro finemente amalgamati e completati da una spiccata acidità, minerali e tannini ben equilibrati. Proprio questa sua eleganza lo fa spesso associare al nobile Pinot Noir di Borgogna.

I vini

In Sicilia sono numerosi i produttori che si occupano di quest’uva e, alcuni, hanno ricevuto numerose menzioni ed elevate valutazioni per i loro prodotti. Tra questi viticoltori vi rientra la cantina di Russo Girolamo, casa del pluripremiato "San Lorenzo" Etna Rosso 2015. Questo vino, valutato come eccellente da diversi esperti del settore, è composto da uve di Nerello Mascalese con piccole percentuali di Nerello Cappuccio. Ciò che ne risulta è un vino rosso dotato di grande struttura e dal colore intenso, avvolgente e caldo al palato e fatto maturare anche fino a 24 mesi in barriques.

Un secondo esempio di Nerello Mascalese è rappresentato da "Cavanera Rovo delle Coturnie" 2013 prodotto dalla cantina Firriato. Anche in questo caso siamo alla presenza di un vino considerato eccellente da molti esperti del settore, un vino che viene affinato 12 mesi in botti di rovere di Slavonia e altri 6 mesi in bottiglia. Creato dall’unione di uve di Nerello Mascalese e di Nerello Cappuccio, il vino presenta spiccate note di frutti rossi unitamente a noce moscata e pepe nero.

Il Nerello Mascalese si accompagna alla perfezione con piatti robusti e forti come i formaggi stagionati ma anche con il più classico risotto con i funghi porcini.