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La vendemmia: riscoprire i piaceri di un’arte antica

di Winepoint Staff 26/10/2017
La vendemmia: riscoprire i piaceri di un’arte antica La vendemmia: riscoprire i piaceri di un’arte antica

La vita di oggi è sempre più frenetica e il poco tempo che abbiamo a disposizione diventa un bene prezioso, e come impiegarlo al meglio se non scoprendo attività e sapori allo scopo di non renderli qualcosa di dimenticato? La vendemmia è questo e altro, e vendemmiare rimane un’attività dal fascino indiscusso.

I mesi della vendemmia e differenze tra uve bianche e rosse

Per quello che riguarda il periodo dell’anno da prendere in esame si va da metà di agosto alla fine di settembre di ogni anno, il periodo di raccolta e di inizio della produzione di quel fantastico e sublime nettare che è il vino. Ma bisogna possedere una cantina per poter toccare con mano e vivere da viticoltore? Certo che no.

Sono tantissime le cantine sparse per tutto il territorio italiano che offrono la possibilità di un pacchetto vacanza molto particolare: è infatti inclusa nel soggiorno un’intera giornata dedicata alla raccolta delle uve e alla creazione del mosto che diventerà vino.

Ma bisogna conoscere almeno qualche elemento di base, come le differenze tra uve bianche e rosse. Rimane chiaro che, a seconda della varietà di uve utilizzate, si otterranno varietà diverse di vini ma la macerazione e la fermentazione cambiano leggermente.

Per quello che riguarda i rossi, l’elemento importante rimane l’utilizzo delle bucce per far sì che si ottengano non solo sapore e colore ma anche corposità. La fermentazione del mosto da uve bianche invece prevede l’eliminazione delle bucce e di qualsiasi altro residuo.

La raccolta manuale e le selezione dei grappoli

Ciò che caratterizza la vendemmia come esperienza artigianale è la possibilità di selezionare la raccolta procedendo manualmente. Devono essere presi in considerazione i grappoli più maturi, dall’aspetto sano e rigoglioso.

Grappoli che contengono acini marci o tendenti a tali devono subire un processo di scrematura e generalmente sono destinati a quella che viene definita come ‘seconda scelta’.

L’esperienza da viticoltore che si può vivere acquistando uno dei tanti pacchetti offerti dalle cantine permette di entrare in contatto con una realtà conosciuta solamente attraverso il prodotto finito. Poter toccare con mano i processi che permettono ad un frutto succoso di diventare nettare è tutta un’altra storia.

La vendemmia nella storia

La vendemmia tradizionale, così come la intendiamo oggi, risale ai primi anni del secolo scorso, ma le origini generali sono molto antiche e risalgono al Medioevo.

La storia narra che i Romani, ben prima dell’avvento di Cristo, usassero delle tecniche rudimentali per far fermentare l’uva, un frutto molto apprezzato e immancabile su ogni banchetto.