Articoli del Sommelier Valerio Sisti

La Cantinetta personale ai tempi del Covid

di Valerio Sisti 12/11/2020
La Cantinetta personale ai tempi del Covid La Cantinetta personale ai tempi del Covid

Lo spettro di un nuovo lockdown incombe e questo terribile periodo purtroppo prosegue. Stanno cambiando o sono già cambiate alcune delle nostre abitudini più quotidiane, una di queste è legata al consumo di vino ed al mondo che amiamo. Se difatti tutta la filiera ha subito il contraccolpo della pandemia, anche il consumo personale è cambiato: beviamo meno vino in locali pubblici e compensiamo questa mancanza con un consumo casalingo maggiore.

Vediamo allora come organizzarla questa scorta personale per superare il tragico periodo Covid. Intanto calcoliamo quante bottiglie consumiamo abitualmente in un dato periodo di tempo, per esempio un mese. Prendiamo questo numero e moltiplichiamolo per due, meglio disporre di una certa scelta. Pensiamo poi a quali sono le nostre preferenze alimentari, chi mangia più carne, chi predilige il pesce, chi segue una dieta vegetariana. Mischiamo tutto, agitiamo bene e vediamo cosa esce.

Il risultato potrebbe essere qualcosa del genere: bollicine 20%, bianchi fermi 40%, rossi dai più giovani a quelli di media evoluzione 25%, rossi evoluti, importanti e a volte costosi 15%. Percentuali che vanno intese con un’ampia dose di approssimazione e un importante fattore di correzione a seconda dei parametri personali indicati poco fa. L’esempio più banale ma illuminante è il caso del vegetariano che ridurrà la presenza di vini rossi nella sua personale cantina da quel 25% a percentuali molto più basse e manterrà il 15% di grandi rossi solo se ha l’abitudine di degustare qualche bottiglia per il solo piacere di farlo, indipendentemente dal pranzo o dalla cena in tavola.

Come avrete notato la cantina è ben bilanciata e con una leggera preponderanza di vini bianchi, se calcoliamo insieme gli spumanti e i vini fermi. Questo perché queste tipologie meglio si prestano all’aperitivo e alle pietanze meno strutturate, che sono poi quelle che più abitualmente si servono sulla tavola di una famiglia normale.

A meno che non viviate in una baita dell’Alto Adige mangiando stinco al formo da colazione a cena, la vostra personale cantina dovrebbe essere bilanciata e prevedere almeno le principali tipologie di vino, così da avere sempre a portata di cavatappi la giusta bottiglia da gustare. Se siete tipi prudenti, raddoppiate il numero di bottiglie!