Curiosità sul vino

Come si produce lo champagne parte 2: l'arte dell'assemblaggio o blending

di Daniel Gutierrez 15/10/2016
Come si produce lo champagne parte 2: l'arte dell'assemblaggio o blending Come si produce lo champagne parte 2: l'arte dell'assemblaggio o blending

È assai difficile che un solo vino ottenuto in una singola annata e proveniente da un unico vigneto e un'unica varietà di vitigno possa dare origine all'equilibrio perfetto di aroma, livello di zuccheri e acidità necessari per produrre un ottimo champagne; ecco perché di solito si mescolano diverse varietà di vini fermi. Questa procedura nota come assemblaggio o blending, viene compiuta direttamente al termine della prima fermentazione ed è considerata la vera chiave nell'arte della produzione dello champagne. Il capo cantiniere in alcuni casi può assemblare fino a 40 vini differenti, provenienti da vigneti, vitigni e annate diversi, per produrre un solo champagne: in qualche modo il capo cantiniere si comporta come una sorta di architetto dello champagne. Questa operazione di assemblaggio richiede un'esperienza notevole perché è estremamente difficile prevedere il risultato finale del mescolamento dato che il vino verrà consumato anni dopo. L’assemblaggio iniziale di vini fermi prevede l'uso di tre tipi di uve per formare un vino che viene sottoposto a una seconda fermentazione, il passaggio chiave in cui si ha la formazione della spuma nei vini frizzanti.