Curiosità sul vino

Il Vino nella storia

di Daniel Gutierrez 04/05/2016
Il Vino nella storia Il Vino nella storia

La cultura del vino è oggi fortemente integrata nel nostro stile di vita e nei nostri costumi. Associare i cibi ai vini, degustare un vino a tavola, apprezzarne il colore, il profumo e gli aromi sono gesti consueti che sottolineano l’importanza del vino. Sono atti che pongono il vino nell'ambito del piacere gustativo e della convivialità. Ci si dimentica però dell’originario significato culturale, rituale e religioso che questa antichissima bevanda ha avuto in passato.
Il Cristianesimo ad esempio costituì un veicolo di diffusione della cultura del vino attribuendogli un forte valore simbolico ed elevandolo a strumento (insieme con il pane) per la celebrazione della messa e per la comunione con la divinità. Il vino diventò quindi un simbolo fondamentale della fede e contestualmente al diffondersi della stessa, il consumo e la produzione si estesero in tutto il continente europeo.

In un'epoca in cui la circolazione di merce deperibile era estremamente difficile e costosa, si iniziò a produrre in loco tutto ciò di cui si aveva bisogno. E il vino era fondamentale, per celebrare la messa e fare la comunione ai fedeli: ce ne voleva molto, perché tutti i partecipanti al rito erano tenuti a bere la bevanda sacra; solo più tardi infatti, dal XIII secolo in poi, il vino sarà riservato solo al prete officiante.
Per diffondere la religione cristiana, era quindi essenziale piantare vigne e mettere a coltura il frumento: gli indispensabili simboli e strumenti dei quotidiani riti religiosi. Un po' dappertutto, fino a climi estremamente difficili e a latitudini non più raggiunte in seguito (si parla dell'Inghilterra centrale) la vite venne piantata e coltivata nonostante le difficoltà climatiche e ambientali.