Vitigni

Il Biancolella: fuoco e mare in un unico vitigno

di Winepoint Staff 29/03/2018
Il Biancolella: fuoco e mare in un unico vitigno Il Biancolella: fuoco e mare in un unico vitigno

Il Biancolella è un vitigno autoctono dell'Isola di Ischia, il cui clima, caldo e ventoso, costituiscono l'habitat abituale per questo vitigno. Talvolta è indicato con i sinonimi di Jancolella e Janculella.

Storia Del Biancolella

Si pensa che il Biancolella sia stato introdotto sull'Isola di Ischia, e in genere in Campania, dalla Corsica, isola in cui i primi vitigni arrivarono dalla Grecia, e in cui è ancora coltivato con il nome di Petite Blanche.

Coltivato fin dall'antichità nelle varie isole campane, i Borboni ne portarono il vitigno sulla Costiera Amalfitana

Il territorio

Sappiamo tutti che Ischia è un'isola prodotto di eruzioni vulcaniche, eruzioni che si sono presentate fino al 1302.

Possiamo altre sì dire che il vino prodotto dal Biancolella riflette queste caratteristiche del territorio ovvero minerali sapidi e legati al territorio nonché il tipico sapore dei vini mediterranei.

Biancolella: le sue caratteristiche

Il Biancolella, trae dal territorio dove è coltivato, i sapori. E' infatti coltivato su terreni che sono di natura vulcanica. Il terreno migliore per questo vitigno è, infatti, un terreno poco fertile con strati di formazione vulcanica, anche se non presenta particolari problemi neppure se coltivato in terreni di tipo argilloso.

Per sua natura resiste a condizioni climatiche avverse ed è resistente alle malattie.

Profumo e sapore

Il profumo e il sapore aromatico sono il frutto delle escursioni termiche a cui i vitigni sono sottoposti, le radici infatti affondano nella terra vulcanica mentre gli acini assimilano il profumo del mare e della macchia mediterranea. La temperatura calda e la ventilazione, gli donano un inconfondibile sapore mediterraneo. Il Biancolella si presenta con grappoli di medie dimensioni a forma cilindrica, alati e compatti. Gli acini sono sferici e di dimensioni medie, con un'abbondante pruina verde a coprire la buccia. Ha una gradazione minima di 10,5°C che varia a seconda dell'eventuale abbinamento nella vinificazione.

Prima dell'assaggio è possibile odorare un profumo fruttato e mediterraneo con note agrumate, l'occhio nota il colore giallo paglierino.

All'assaggio il sapore rivela quello che l'olfatto aveva intuito, note di limone, nuances speziate, erbe aromatiche tra cui il finocchietto selvatico, e anche una nota di mandorla, il tutto fuso nei netti richiami minerali tratti dalla terra, con una buona sapidità. Il tutto perfettamente in equilibrio.

Biancolella e ... abbinamenti

L'abbinamento perfetto è con la cucina di mare. Crostacei, alici ammolicate, zuppe di pesce sono esaltate dai vini prodotti da questo vitigno. Ideale anche con i primi, in particolare con la pasta ai sughi di mare in bianco.

Sicuramente da provare con il risotto al nero di seppia, e, abbinamento insolito ma interessante con la mozzarella di bufala.

Il servizio va fatto intorno ai 10° C in calici a tulipano.

Produttori

Il Biancolella è vinificato sia in purezza, che in assemblaggio.

Ad Ischia è vinificato il Bianco con un assemblaggio di cui fa parte il Forestiera, che dona sentori più floreali, con percentuali che vanno dal 40 al 70 per cento, il Biancolella con percentuali tra il 30 e il 35 percento e il rimanente fino al 15 per cento con vitigni autoctoni.

Nella versione monovitigno, come indica il disciplinare del Biancolella Ischia Doc, la percentuale minima di presenza del vitigno è dell'85 per cento. Va comunque precisato che alcuni produttori vinificano unicamente con il Biancolella.

Il vitigno è presente in molte denominazioni di origine campana come il Campi Flegrei DOC, il Capri DOC, il Penisola Sorrentina

I produttori più importanti, sono quasi tutti concentrati sull’isola d’Ischia e sono: Casa d’Ambra, Cenatiempo, Antonio Mazzella, Pietratorcia, Perazzo, Tommasone.

Sulla costa, i produttori che non possiamo dimenticare sono sicuramente Marisa Cuomo e la Tenuta San Francesco.