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Gambero Rosso 2012: il Freisa d’Asti della Cascina Gilli

di Winepoint Staff 31/10/2017
Gambero Rosso 2012: il Freisa d’Asti della Cascina Gilli Gambero Rosso 2012: il Freisa d’Asti della Cascina Gilli

Caratteristiche e riconoscimenti del Freisa d’Asti “Il Forno” DOC 2012 della Cascina Gilli

Freisa d’Asti Il Forno DOC 2012 di Cascina Gilli ha un colore rosso rubino pastello chiaro con un’unghia rubino scarico. Il suo profumo è particolarmente fruttato e caratterizzato da note speziate. La sensazione olfattiva è tipica dei chiodi di garofano e della liquirizia. Sicuramente si tratta di un Freisa particolarmente strutturato e di corpo superiore. Sono presenti lunghi accenni di tè nero e fieno che impreziosiscono il finale. Le uve utilizzate per la produzione vengono lasciate a macerare con le bucce per cinque o sei giorni. In seguito si effettuano frequenti rimontaggi per ottenere una buona estrazione del colore, limitando la cessione di tannino, del quale tale uva è particolarmente ricca. Il vino è la dimostrazione di quanto si riesca a eccellere in qualità, con un vitigno poco conosciuto come il Freisa. Il riconoscimento più importante ottenuto sono i Due Bicchieri dal Gambero Rosso nel 2012.

Come gustare il Freisa d’Asti “Il Forno” DOC 2012 Cascina Gilli

Il Freisa d’Asti Il Forno non è un vino da meditazione ma decisamente da pasto. Per quanto riguarda gli abbinamenti, è perfetto se associato ai fritti e a tutti i piatti che, come si dice in gergo gastronomico, lasciano la bocca sporca. Per pulire la propria bocca ci penseranno infatti i tannini. Ideale anche un abbinamento con piatti importanti e di buona aromaticità. Risulterà sicuramente perfetto l’abbinamento con un piatto del territorio, ovvero gli agnolotti piemontesi. La temperatura ideale per gustarlo è assolutamente di 16 gradi centigradi.

La lunga storia del vitigno Freisa

Nella Regione Piemonte a Ovest del Monferrato, il vitigno autoctono Freisa dà il meglio di sé. È coltivato anche nelle Langhe, dove tuttavia viene un po' trascurato, poiché si dà più attenzione a vitigni come ad esempio il Nebbiolo. Secondo alcuni esperti enologi, sembra che la vite da cui si ottiene il celebre Barolo, sia figlia proprio del Freisa. Considerando in effetti Barolo e Fresia, i due vitigni si assomigliano molto, soprattutto per la loro ruvidezza legata al tannino. Il Freisa è un vitigno orgoglioso della sua umile storia: durante la settimana, ha sempre dato ai contadini l’energia necessaria per lavorare nei campi e la domenica, l’allegria per gustare al meglio il giorno di riposo.