Articoli del Sommelier Valerio Sisti

Franciacorta. Origine e curiosità

di Valerio Sisti 17/11/2017
Franciacorta. Origine e curiosità Franciacorta. Origine e curiosità

Nel 1961 nasce ufficialmente la Franciacorta, nelle antiche terre franche del basso lago d’Iseo, prende vita quella che sarà l’area spumantistica più famosa d’Italia nei decenni a venire e fino ad oggi.
Grazie al piglio e all’attenzione di imprenditori capaci che decisero di dedicare sforzi e capitali al vino, cominciò quella che a tutti gli effetti è stata una cavalcata trionfale.
Il massiccio apporto di strategie di marketing e comunicazione lo si vede già dal disciplinare di produzione, dal quale emerge il divieto di chiamare spumante il vino con bresciano con le bollicine; il termine da usare è solo uno: Franciacorta, un termine che diventerà sinonimo di bollicina metodo classico.
Solo per citare le principali caratteristiche che distinguono un franciacorta possiamo dire che, questo spumante è solo Metodo Classico, non è infatti consentito il Metodo Charmat, la raccolta delle uve Pinot NeroChardonnayPinot Bianco, deve inoltre essere fatta a mano, non sono consentite meccanizzazioni in vendemmia. Franciacorta si propone dunque di essere spumante di qualità.

Il termine Franciacorta non ha nulla a che vedere con la Francia, i cugini d’oltralpe non c’entrano nulla; Franciacorta è solo la contrazione italianizzata di “Curte Franca”, ovvero di corte franca, ovvero di zona esentata, affrancata, dal pagamento dei tributi. Questo avveniva durante la dominazione della Serenissima, la Repubblica di Venezia aveva infatti esentato questo fazzoletto di terra per lo più paludoso dal pagamento delle tasse. Da lì il nome.
La peculiarità dei termini franciacortini è però un’altra, il nome Saten è la vera gemma della Franciacorta. Non è un termine inglese e nemmeno francese, è una parola di origine dialettale e significa seta. La Franciacorta era ed è zona di grandi setifici.
Se tutte le zone spumantistiche italiane possono avere un brut, come un extra-brut o un non dosato, un millesimato come un rosè, solo la Franciacorta può avere un Saten. Si tratta di una tipologia di prodotto in più, prevista solo nel disciplinare del Franciacorta DOCG. È uno spumante metodo classico ovviamente, prodotto però solo con uve a bacca bianca autorizzate, ovvero ChardonnayPinot Bianco. Questo perché eliminano il Pinot Nero si toglie un poco di struttura ma si accentua la rotondità del prodotto, grazie soprattutto alla morbidezza fornita dallo Chardonnay. Morbido e setoso anche grazie ad una pressione interna che viene tenuta sensibilmente più bassa delle altre tipologie. Più morbido e meno gassato per uno spumante setoso, il Saten di Franciacorta appunto

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