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Cartizze: cosa significa il marchio Cartizze

di Winepoint Staff 06/11/2017
Cartizze: cosa significa il marchio Cartizze Cartizze: cosa significa il marchio Cartizze

Il termine Cartizze si riferisce al Prosecco definito “Superiore” per la raffinatezza e il prestigio di questo vino ottenuto da uve coltivate nel comune di Valdobbiadene, in Veneto.

Cosa significa il marchio Cartizze

Ciò che noi chiamiamo comunemente “Cartizze” dovremmo in realtà chiamarlo “Prosecco Superiore di Cartizze”. Si tratta infatti di un Prosecco di qualità superiore le cui uve sono prodotte da vigne che si trovano nella zona migliore in assoluto di Valdobbiadene: una collina chiamata “Cartizze”.

Dalle origini ancora ignote, si pensa che risalga dalle voci dialettali “gardiz” o “gardizze” che indicano i tralci impiegati per fare appassire i grappoli dopo il raccolto. Questo probabilmente perché in passato si usava raccogliere i grappoli delle viti che sorgevano sulla collina di Cartizze in leggere surmaturazione. I grappoli venivano poi fatti appassire leggermente per ricavarne vini con un grado alcolico leggermente maggiore rispetto agli altri della zona.
E’ evidente quindi che la collina di Cartizze è sempre stata la zona migliore per viticoltura. Soltanto la terre con la migliore esposizione e brezze fresche possono produrre uve tanto sane da poterle raccogliere in surmaturazione.

Il marchio Cartizze, gode oggi di un elevato pregio internazionale non solo per il suo carattere sontuoso, ma soprattutto per la sua esclusività. Il Prosecco Superiore di Cartizze viene infatti coltivato in una superficie piccola: complessivamente 107 ettari. La produzione è quindi limitata e la richiesta è molto alta.

Il Cartizze rappresenta senza alcun dubbio lo spumante numero all’interno della Denominazione Valdobbiadene D.O.C.G. e deve queste sue caratteristiche a un terreno ricco di argilla capace di assorbire acqua e umidità per poi rilasciarle alla pianta nel momento di maggiore bisogno. Non dimentichiamoci inoltre del microclima di una delle zone più favorevoli alla coltivazione delle migliori uve. A un’altezza di circa 400 metri sul livello del mare, i vigneti godono dell’esposizione diretta del sole, delle temperature miti, di brezze serali che tolgono umidità e garantiscono uve sane.
La collina del Cartizze sorge proprio in mezzo ad altre tre sottozone molto importanti di Valdobbiadene: le colline di San Pietro di Barbozza, Saccol e Santo Stefano. Essendo inoltre una collina abbastanza alta, è presente un ottimo sbalzo delle temperature tra giorno e notte che favorisce lo sviluppo naturale di aromi e profumi negli acini. Aromi e profumi che ritroviamo poi nel bicchiere.

I migliori prosecchi Cartizze

Il marchio Cartizze è associato sempre alla Denominazione Valdobbiadene DOCG e la definizione corretta è Prosecco Superiore di Cartizze Valdobbiadene DOCG.
Il Prosecco Superiore di Cartizze di solito è vinificato nella versione Dry (quindi con un residuo zuccherino compreso tra 18 e 25 grammi/litro) e presenta un colore giallo paglierino con straordinari effetti brillanti. Ricco di profumi fruttati e dolci, con note di agrumi freschi, questo Prosecco è indicato soprattutto per apertivi importanti e di alto livello, ma non ci si può limitare solo a questo. Il Prosecco di Cartizze è ideale anche per essere consumato a fine pasto.

Il Cartizze si produce con essenzialmente un tipo di uva che si chiama “Glera” o “Prosecco” a cui possono essere aggiunte, nella percentuale massima del 10% i seguenti quattro tipi di uve autoctone del Trevigiano: Verdisio, Bianchetta Trevigiana, Perera e Glera Lunga.

Difficile dire uale sia il Cartizze migliore. Tutti sono di una qualità molto elevata. Sicuramente i più famosi sono i Cartizze della Cantina Bortolomiol, Astoria, Foss Marai e Col Vetoraz.