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Barbera: i segreti della coltivazione di questo vitigno

di Winepoint Staff 30/12/2017
Barbera: i segreti della coltivazione di questo vitigno Barbera: i segreti della coltivazione di questo vitigno

I territori della Barbera

Il vitigno Barbera è una varietà diffusa in particolar modo in Piemonte e Lombardia. Sebbene sia un vitigno giovane e non antico come altri vitigni di queste regioni settentrionali, il vitigno Barbera è considerato “la Regina” delle uve. Da questa qualifica, molti gli aspetti da trattare in merito alla Barbera. Per prima cosa, il suo carattere poetico e prettamente femminile. Al contrario di quanto si possa pensare, quando ci si riferisce al vitigno Barbera occorre sempre usare il genere femminile, e quindi LA Barbera.

La Barbera costituisce circa il 35% della superficie piemontese destinata alla coltivazione di uva e rappresenta un vino sublime, utilizzato nel passato durante i pasti quotidiani, che porta in sé una grande tradizione nonché i sapori tipici del terroir di provenienza.

Messa a dimora e cura del vitigno

La Barbera è un vitigno che fa parte della categoria delle varietà autoctone, in quanto richiede particolari caratteristiche climatiche e aspetti ben precisi del terreno che ne permettono una crescita rigogliosa. La Barbera predilige infatti luoghi esposti al sole per gran parte della giornata, garantendo al tempo stesso calde temperature. Per quanto riguarda la messa a dimora, la Barbera richiede terreni piuttosto calcarei, ricchi di minerali, limo e argilla. Con tali condizioni, il terreno riesce ad assorbire l’umidità dell’aria circostante che verrà poi rilasciata alla pianta nei momenti di maggiore bisogno.

Non tutte le regioni garantiscono certe caratteristiche, tranne una: il bacino terziario piemontese, ovvero un’area di coltivazione che interessa le aree limitrofe di Asti e Monferrato. Tuttavia, dobbiamo anche precisare che alcune coltivazioni si trovano nelle Langhe, la culla per eccellenza del vino.

Le caratteristiche del vitigno

La Barbera si presenta con un colore rosso rubino che diviene particolarmente intenso nel Barbera Superiore. Si tratta di un vino che sprigiona un ricco bouquet in cui persistono i sentori della ciliegia e della prugna e lascia delle delicate note floreali unite ad aromi di liquirizia, cannella e cacao dovute all’invecchiamento in botti di legno.

La beva è armonica e ricca di tannini non troppo decisi. La Barbera è un vino da tutto molto versatile da essere consumato in qualunque momento, come aperitivi, antipasti, piatti tipici piemontesi e, naturalmente, il tartufo. Se poi desideri mantenere lo stesso vitigno anche per i dolci, esistono le versioni di Barbera passita che sposano idealmente la pasticceria secca del Piemonte tra cui primeggiano fra tutte le pere cotte con la Barbera.