Articoli del Sommelier Valerio Sisti

Aforismi sul vino. Mario Soldati

di Valerio Sisti 14/07/2018
Aforismi sul vino. Mario Soldati Aforismi sul vino. Mario Soldati

Leggiamo in ogni dove tanti aforismi sul vino e sul suo mondo. Da quelli che inneggiano all’ebrezza a quelli che esaltano le doti sociali dell’alcool a quelli che ne esaltano il legame con la cultura, alta o popolare che sia.

Tra i miei preferiti ve n’è uno che esalta il legame tra vino e terra, è di Mario Soldati, che una volta disse “il vino è la poesia della terra”.

È una sintesi stupenda e sincera, la terra come madre del frutto, la terra come sudore e fatica. Mi piace come Soldati ha fissato in poche parole un concetto antico e però a volte dimenticato: il legame contadino con la terra. Un legame che per molti aspetti è trascendente, ma che anche senza arrivare a considerazioni troppo filosofiche o religiose, porta con sé molti valori inscindibili.

Il primo è il valore del terreno, inteso fisicamente; un vino minerale e sapido non lo potrebbe mai essere senza l’apporto delle sostanze presenti nel sottosuolo e catturate dalle radici della vite. Gli anni 70 della tecnologia e della chimica come unico faro della produzione enologica sono tramontati, ma è comunque meglio ricordarsi sempre che il vino si fa con l’uva e che l’uva nasce dalla terra.

Secondo valore, legato al primo ovviamente, la qualità del vino si fa in vigna, non in cantina. Un grande enologo disse che “un grande vino si fa in vigna, in cantina, al massimo, lo si può solo rovinare”. Concetto mai banale e da non scordare. Fate un giretto in Borgogna, date un’occhiata alla cura e all’importanza data al vigneto rispetto alla cantina. Poi se volete, assaggiate un Pinot Nero di Borgogna per avere la controprova.

Terzo valore, questo sì un po’ mistico oltre che pratico: il lavoro. Ovvero il concetto di fatica per ottenere il risultato. Di vini buoni ce ne sono molti fortunatamente, io apprezzo maggiormente quelli che portano con sé una storia, un vissuto, che di solito è fatto di passione, dedizione e fatica.

Quarto motivo per cui adoro l’aforisma di Sodati. Il legame tra uomo e terra. Quando nel quarto secolo dopo Cristo l’imperatore Marco Aurelio Probo diede al centurione romano il tralcio di vite quale bastone del comando, gli diede con esso il compito di assoggettare le popolazioni conquistate, quale stratagemma avrebbe funzionato meglio, per renderle sedentarie e legate ad un luogo, che non la coltivazione dell’uva, che richiede necessariamente di essere fissi in un posto, non essendo la coltivazione della vite replicabile ogni anno in un luogo diverso.

Infine mi piace per la poesia, nel senso che l’aforisma stesso è poetico, ma include la parola “poesia”. Il legame tra il vino e l’arte di comporre parole mi affascina e mi emoziona. Un poeta trova nel verso la sua forma di comunicazione, la terra, intesa come la somma di tutto ciò che dicevo prima, trova nel vino la sua forma di espressione più alta.

Insomma un aforisma perfetto, una frase che avrei tanto voluto scrivere io, solo che io sono io e lui Mario Soldati.

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