casale del giglio

Casale del Giglio nasce nell’affascinante contesto dell’Agro Pontino laziale, in località Le Ferriere, in provincia di Latina, nei pressi di Roma. Qui nel 1967 l’imprenditore Dino Santarelli pone le basi per la nuova avventura della sua famiglia e della “Santarelli S.p.a”.
La storia dell’azienda ha però radici antiche, che affondano nel 1914, quando Berardino Santerelli avvia un attività di commercio di vini, liquori e olii.
Con il passare degli anni l’impresa fiorisce, grazie a Dino e alla sua acuta e moderna visione commerciale, portandolo a dedicarsi all’imbottigliamento di vini laziali e alla loro vendita sul territorio nazionale ed estero.
Grazie al costante apprezzamento dei vini proposti, Dino fonda Casale del Giglio e insieme al figlio Antonio, oggi proprietario, si concentrano sulla sperimentazione e sulla ricerca, intuendo l’altissimo potenziale di questo territorio.

Oggi guidata da Antonio Santarelli con l’enologo Paolo Tiefenthaler in cantina, Casale del Giglio rappresenta una tra le realtà più dinamiche e innovative del panorama vitivinicolo italiano.
Le coltivazioni e i metodi di lavoro in vigna sono ispirati a quelli utilizzati nelle zone costiere di Bordeaux, Australia e California, simili per il microclima mite, favorito dalla vicinanza con il mare. Le varietà allevate sui 180 ettari vitati sono numerose e sono attentamente selezionate in base al tipo di terroir offerto da ogni singolo vigneto. Troviamo quindi qualità internazionali come chardonnay, merlot, syrah, petit verdot, petit manseng, tempranijo e cabernet sauvignon, seguite però da vitigni autoctoni come cesanese, biancolella di Ponza e bellone di Anzio, che interessano particolarmente il progetto aziendale.

Grazie alla grande estensione dei vigneti e alla diversificazione di varietĂ  e terroir, Casale del Giglio offre una gamma vini con oltre 23 etichette differenti.
Da non perdere per i bianchi il Bellone “Anthium”, il “Faro della Guardia” ottenuto da uve biancolella in purezza e il “Satrico” di Casale del Giglio, un blend di chardonnay, sauvignon e trebbiano giallo in proporzioni variabili, a seconda della vendemmia.
Tra i rossi spiccano lo speziato “Mater Matuta” a base di syrah e petit verdot e il “Matidia” 100% da uve cesanese.

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