Curiosità sul vino

Solaia 2002. Un'annata diversa e molto particolare

di Daniel Gutierrez 04/03/2017
Solaia 2002. Un'annata diversa e molto particolare Solaia 2002. Un'annata diversa e molto particolare

Solaia è un vigneto di 10 ettari, situato presso la Tenuta Tignanello, con una buona esposizione su un terreno roccioso calcareo.
Nel 1978 l’azienda toscana Marchesi Antinori ha vinificato per la prima volta il vino Solaia. Inizialmente si basava su un assemblaggio di 80% Cabernet Sauvignon e 20% Cabernet Franc. Negli anni successivi le proporzioni tra i due cabernet vengono ridimensionate ed è aggiunto un 20% di Sangiovese.
Il Solaia è un vino di eccezionale prestigio che viene prodotto esclusivamente rispettando altissimi standard qualitativi.

Nel 2002 la vendemmia è stata molto difficile, caratterizzata da zone con alti livelli qualitativi e zone dai risultati non soddisfacenti. A causare il disagio sicuramente il cattivo andamento climatico dell’anno. Primavera piovosa e temperature elevate hanno determinato un germogliamento precoce, la successiva piovosità del mese di luglio ha messo a repentaglio l’andamento della maturazione e la salubrità delle uve. La selezione delle uve durante la raccolta ha determinato lo scarto per quest’annata delle uve Sangiovese, che contribuivano alla realizzazione del Solaia. I livelli di qualità poco ottimali del Sangiovese, hanno dato vita al Solaia 2002 prodotto unicamente con 90% Cabernet Sauvignon e 10% Cabernet Franc. La scelta delle uve è stata tanto meticolosa ed attenta che quelle poche selezionate sono state giudicate pari alle migliori annate del Solaia. L’annata 2002 è caratterizzata da richiami fruttati e legnosi e da un palato morbido e persistente. Può essere consumato giovane, anche se si presta bene all’invecchiamento.
Un Solaia alternativo quello del 2002 a testimoniare un’annata diversa che già risulta essere una bottiglia da collezione.