Motivazioni tecnologiche, ambientali e commerciali hanno condizionato in questi ultimi anni la scelta del sistema di chiusura delle bottiglie di vino da parte delle aziende vinicole.

Il tappo andrebbe scelto in considerazione della tipologia di vino:
- chiusure alternative, quali vetro, silicone, tappo a corona possono essere una valida alternativa per vini rossi giovani o bianchi e rosati di pronto consumo senza comprometterne gli standard qualitativi.
- sughero per vino rosso di lungo invecchiamento per garantire micro ossigenazione e scambi gassosi;

Nel caso dei vini rossi il tappo in sughero influisce sull’evoluzione del vino che affina in bottiglia. La scelta del sughero è sicuramente migliore per vini longevi perché garantisce una migliore elasticità e tenuta. A sfavore c’è l’eventualità imprevista che possa conferire al vino delle proprietà olfattive, organolettiche non desiderate. Questo spiacevole inconveniente dipende dal metabolismo di alcuni funghi che possono intaccare direttamente l’albero di sughero, le plance in lavorazione o i tappi. Oggi la ricerca ha ideato sistemi di lavaggio e di estrazione collegati a protocolli di controllo microbiologico. Di pari passo l’industria ha promosso materiali alternativi, economicamente competitivi, che possono ovviare la problematica di poter trasmettere sostanze indesiderate al vino ammesso.
Se nei paesi del nord Europa, tappi Stelvin, in silicone e a vite, hanno praticamente sostituito del tutto il sughero, in paesi tradizionalisti come Francia e Italia il sughero rappresenta ancora sinonimo di qualità; quasi a indicare che i veri amanti del vino sono affezionati alla tradizione e ai rituali che una bottiglia di vino può regalare.

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